Planet Explorer 5 Marocco: ottava puntata

Planet Explorer 5 Marocco: ottava puntata
Stanchi ma felici perché oggi concludiamo quello che sicuramente è stato un viaggio meraviglioso sotto ogni punto di vista, ma anche un massacro totale sotto il piano psico-fisico per riuscire a tenere il ritmo del live-tour
19 dicembre 2014

Fes - Tangeri - Malaga: 495 Km

Stanchi ma felici perché oggi concludiamo quello che sicuramente è stato un viaggio meraviglioso sotto ogni punto di vista, ma anche un massacro totale sotto il piano psico-fisico per riuscire a tenere il ritmo del live-tour. Negli ultimi due giorni ci siamo sparati qualcosa come 935 chilometri in moto, dormendo 7 ore in totale. Senza considerare le 600 foto ed i 41 giga di video prodotti. E ripeto, soltanto negli ultimi due giorni.

Fes è una città meravigliosa, non c'è molto altro da aggiungere. Ed iniziare qui la nostra ultima tappa è sicuramente un successo garantito da un punto di vista di immagini. Delle 4 città imperiali di gran lunga è quella che ha più da offrire e visitarla, entrare pian piano dentro la sua storia e le sue storie, quelle quotidiane che si vivono ogni istante nelle pieghe della sua medina, è un arricchimento culturale oltre che personale. Perché la popolazione del Marocco non può essere ricondotta "semplicemente" a tribù di berberi, arabi e francesi espatriati, nel paese vivono anche i saharawi provenienti del Sahara occidentale, e i dialetti che si parlano sono davvero numerosi, un crogiuolo di lingue, un intreccio di suoni difficilmente comprensibili. Le medine sono il luogo ideale per incontrare questo caleidoscopio di etnie, perché è qui che si compra e che si vende, dalle spezie alla carne, dai datteri alla menta. Anche da un punto di vista turistico Fes non teme confronti con nessuna altra città marocchina, avendo sottratto negli ultimi anni un po' di charme a Marrakech. 1.200 anni storia ed una serie di dinastie e ricchezze che si sono succedute al potere fanno di Fes la capitale culturale ma anche umanistica del Marocco.

Ma che cosa c'è da vedere a Fes? Se uno ha poco tempo a disposizione come noi, sicuramente non può mancare i 3 punti di maggior interesse. Le porte della città sono un'icona sicuramente imperdibile, e Bab Bou Jeloud è l'ingresso principale della città vecchia con due strade che si inoltrano nel cuore del quartiere. Bab Guissa e Bab Jamai sono invece le porte settentrionali. La medina, come accennavamo poche righe fa, è certamente un "must", da vedere e da vivere. Bello anche lasciarsi andare, perdersi in quel labirinto di viuzze strettissime e vicoli ciechi, magari lasciandovi guidare dall'istinto o dai profumi. Strano a credersi ma la medina di Fes è cambiata pochissimo dall'ultimo millennio, sono state le colline circostanti a limitarne l'espansione e l'ultima vera crescita fu nel XIII secolo. Ad oggi sono 150.000 fassi ad abitare questo dedalo inestricabile. Ed a proposito di seguire i profumi viene fuori il terzo punto di interesse, il quartiere delle concerie. Da un punto di vista fotografico è un luogo da mettere al primo posto nella "wish-list" di chi ama il social, la street o i ritratti. Più che un ambiente di lavoro sembra la scenografia di un film, ma di quelli ben fatti, con tanto di sceneggiatori e costumisti assai preparati. Siamo esattamente al medioevo, quando le pelli degli animali giungevano sin qui a dorso d'asino e le pelli di dromedario, mucca, pecora e agnello venivano trattate con il guano di piccione e l'urina di vacca. Una tradizione praticamente immutata nei secoli ed in prima persona abbiamo vissuto anche noi queste scene, avendo il privilegio di accedere e di camminare proprio sulle vasche di trattamento e di tinteggiatura, dove un tempo era concesso andare ma adesso non più, a seguito di una legge governativa, dopo che un giapponese ci è finito dentro a mollo, uscendone fuori con una bella frattura ed ingiallito ancor di più! Oggi tutto è come allora, comprese purtroppo anche le condizioni igieniche e di lavoro di chi è costretto a stare tutto il giorno inzuppato fino al ginocchio nelle sostanze chimiche. Fra tre mesi le concerie per la prima volta nella storia verranno chiuse per ristrutturazione e fra altri sei mesi, quando probabilmente riapriranno, non saranno più le stesse. Per fortuna, da un lato, con tanta amarezza dall'altro...

E noi saliamo in sella alla nostra Crossrunner, partendo proprio dalla porta di Bab Bou Jeloud, per tirare dritti fino al nuovo porto di Tangeri, Tanger Med, ed imbarcarci verso la Spagna. Un altro Planet Explorer si è concluso, ma già vi diamo appuntamento a marzo per un'altra grande avventura, questa volta artica: alla scoperta delle isole Lofoten!

Luca Bracali

Il video dell'ottava puntata

Partner di viaggio

Come ogni edizione di Planet Explorer i ringraziamenti sono sempre doverosi anche perché, tenere in piedi una produzione live come questa, sarebbe impossibile senza alcun sostegno.
In ordine alfabetico citiamo BARDAHL che ci ha fornito i suoi polivalenti additivi oltre che un utilissimo lubrificante per la catena. FUJIFILM con la sua straordinaria X-T1 e la piccola XQ1 ha firmato le immagini di questo reportage. MACOTA sempre prezioso per i suoi spray ecologici e sempre molto utili per ritocchi e pulizia. JOLLISPORT ci ha rivestiti con giacche, guanti e pantaloni di un comfort assoluto. ORIGINE ci ha fornito il casco, il Riviera, un apribile praticissimo, leggero ed iper-ventilato. Con TCX si parla di calzature, protettive in moto, ma comfortevoli anche durante la giornata.

Working Team

Poi se mi permettere un grazie lo rivolgo molto volentieri a tre persone in particolare. A Danilo Musetti, instancabile ed operativissimo videomaker che assieme a me si è sparato 3.000 km. di moto in 8 giorni, filmando dall'alba al tramonto e lavorando in post-produzione fino a notte fonda per poter rendere live questo viaggio a livello video, e Cristina Bacchetti, giornalista, ma soprattutto motociclista, che ha vissuto con noi la diretta di questa avventura postando ogni mattina una storia nuova sulle pagine di Moto.it. Ma grazie anche e soprattutto a Costantino Paolacci, ufficio stampa HONDA Italia, capace di farmi recapitare la moto in ogni angolo del mondo!

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