Viaggi, itinerari e giri in moto: le Alpi Graie e Cozie

Tour delle Alpi Graie e Cozie: un anello che collega il Piemonte alla Valle d’Aosta passando dalla Francia sul Colle più alto d’Europa a 2770 metri: 500 chilometri di curve perfette!
14 settembre 2021

L’estate non porta soltanto un caldo che rende poco sopportabile la vita in città, ma anche l’apertura di grandi valichi alpini che normalmente la maggior parte dell’anno sono chiusi.

Questa volta, amici di Moto.it, abbiamo realizzato un anello che collega la Val Susa in provincia di Torino al Colle del Moncenisio 2.083 metri in Francia per poi risalire il Colle dell’Iseran 2.770 metri e scendere il Val d'Isère, riprendere il Piccolo San Bernardo 2.188 metri fino a la Thule, deviare sul Colle San Carlo 1.951 metri e trovarsi ad Aosta per poi tornare verso Torino o Milano.

Noi siamo in sella alla nostra Africa Twin CRF1100 Adventure Sports DCT e, grazie ai suoi 24,8 litri di capienza del serbatoio, è possibile compiere totalmente il giro visto che si hanno oltre 500 chilometri d’autonomia, per chi ne avesse meno occorrono 2 rifornimenti.

Un tour da vivere tutto in un fiato o spezzettato in più giorni, i continui mutamenti di paesaggi e la bellezza che si incontra è talmente estasiante che occorrerebbe fermarsi continuamente per ammirare e vivere totalmente questi luoghi, quando si decide di percorrere l’anello in un solo giorno bisogna alzarsi presto e alle 8 mettersi in viaggio, almeno c’è il tempo anche per qualche pausa.

Il percorso non è troppo complesso come bivi o deviazioni, è però molto importante essere certi delle condizioni meteo ottimali e considerare i forti sbalzi termici che possono esserci sul percorso, passare dai 40°C della pianura ai 10°C a 2700 metri non è impossibile quindi un’antipioggia e qualcosa di caldo possono essere molto utili, se non indispensabili.

Si parte alle 9 da Susa sulla statale 25, presenti tutti i modelli e versioni delle Africa Twin del Moto Club Honda Africa Twin sezione Piemonte, dalla mitica 650, con i sui 33 anni è in perfette condizioni come appena uscita dalla concessionaria, a tutte le CRF 1000-1100. C’è anche un fuori programma: una CB650R guidata da Ada, sicuramente sulle strade montane delle Alpi italo francesi si troverà a suo agio.

Ci si arrampica sul Colle del Moncenisio a 2.083 metri, asfalto molto ben tenuto e dopo poche curve arriva subito il Freso, passo di collegamento tra le Alpi Cozie e Graie fin dai tempi antichi utilizzato per il traffico delle merci, divenne carrozzabile grazie a Napoleone ad inizio 800 diventando un fondamentale collegamento alpino. L'omonimo lago artificiale sulla sinistra ha una grande diga con sopra una strada sterrata che la precorre totalmente e collega i due versanti.

Costeggiando il lago non mancano punti d’osservazioni o bar dove fare una pausa, scendendo si entra nella valle che ci porta al Colle dell’ Iseran, una strada davvero poco frequentata con paesini incastonati ai piedi delle montagne, presto ci si arrampica sul colle più alto in Europa, la strada si stringe, si fa tortuosa e rapidamente si sale di quota.

Arrivati alla sommità merita la breve deviazione a destra per ammirare il piccolo lago ai piedi del ghiacciaio, un paesaggio davvero unico e solitario.

Si scende in Val d'Isère, tipici i paesini francesi e la diga sulla sinistra percorribile normalmente che porterebbe in Val Calret a Tignes, ma in questo periodo con lavori di ammodernamento risulta chiusa, anche la strada principale ha diversi sensi unici alternati.

La strada continua a scendere, non mancano le stazioni carburante e giungiamo a Séez, qui molto importante prestare attenzione alla rotonda in cui si deve svoltare a destra per il Piccolo San Bernardo.

Stiamo imboccando un importante collegamento segnato dalla storia fin dai tempi antichi, infatti diversi sono i reperti archeologi ritrovati su queste montagne, anche Giulio Cesare decise di passare nel 45 a.c. in queste zone ed aprire le vie della Gallia, per diventare nel tempo unico collegamento tra Milano e Vienna.

La strada è veramente molto piacevole, se proprio ci isi è dimenticati di fare rifornimento è presente ancora una stazione di servizio prima di raggiungere il Colle del Piccolo San Bernardo alla stazione sciistica della Rosièrea 1.850 metri.

La strada continua a salire e si scorge la statua di San Bernardo, siamo in un luogo dove per millenni i popoli transitarono e trovarono ristoro e dimora, predominano la natura, il verde accesso di prati incontaminati, a 2.188 metri il fresco del Piccolo San Bernardo è davvero piacevole, a scendere troviamo il laghetto Verney tra i più grandi della Valle D’Aosta.

Giungiamo la Thiule dove è possibile scegliere se fare la via più scorrevole ma più ovvia e trafficata, oppure svoltare a destra per il monte San Carlo molto più tortuosa ma sicuramente più guidabile per le due ruote, quindi la scelta è scontata si risale un’altra volta verso i 2.000 metri, molte le possibilità d’escursionismo a piedi da queste parti come anche luoghi di ristoro.

Noi però abbiamo scelto, per il pranzo, un luogo davvero speciale, occorre percorrere anche un po' di offroad.
Giunti a Morgex si scende ancora fino alla rotonda in cui si prende a sinistra per Avise la strada sale ripida dopo qualche tornante si scorge anche bene all’orizzonte il Monte Bianco, si prosegue fino alla deviazione a sinistra per 8,2 chilometri si continua sulla strada principale finché diventa sterrata facile anche in due.

Si giunge in un’incredibile rifugio incastonato tra le montagne “Lo Gran Baou” (Località Jovencan tel 0165 1756481) tipici piatti locali dalle castagne con burro naturale alla polenta concia davvero in perfetto stile valdostano!
Un luogo dove trovare riposo, totalmente isolati solo una fresca brezza e qualche turista.

Si riparte sulla via del ritorno verso Aosta, la scelta può essere la statale o la più veloce ma davvero molto costosa autostrada!
Se non si ha fretta e il traffico è assente la statale che giunge ad Ivrea è piacevole e scorrevole, poi il canavese ricco di zone collinari offre sempre belle strade e paesaggi.

Un tour davvero da compiere almeno una volta nella vita, anche se possibile solo in estate, sicuramente in grado d’appagare qualunque palato e poi può essere l’unica soluzione al caldo e umidità estiva nelle basse quote.

Come sempre prima di partire è importante ricordare, soprattutto in zone isolate in cui è difficile reperire meccanici e gommisti, di avere il mezzo in perfetto ordine, verificare le condizioni meteo, apertura/chiusura valichi alpini e strade, inoltre in Francia vige l’obbligo di utilizzo in moto di guanti e abbigliamento omologato, gilet catarifrangente e kit pronto soccorso.

Se vorrete partecipare alle uscite e iscrivervi al Moto Club Honda Africa Twin in questo link tutte le info: https://africatwinclub.org

Buon Viaggio!
Fabrizio Gillone

 

Strumenti utilizzati:

Moto: HONDA AFRICA TWIN CRF 1100 DCT Adventure Sports
Casco: Modulare SCHUBERTH E1 Tuareg Red
Tuta: SPIDI ALLROAD
Guanti: Spidi FLASH – R EVO
Stivaletto: SPIDI XPD X-SENSE OUTDRY

Fotocamera: NIKON Z50 con ob-16-50 VR

Zaino: THULE
Navigatore: GARMIN Zumo XT
Orologio: GARMIN Fenix 6 Pro Solar
Interfono: INTERPHONE ACTIVE
Borsa portapacchi: TEX ForteGT 70070
Pneumatici: ANLAS CAPRA R

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