MotoGP 2019 a Brno. Marc Marquez, una superiorità avvilente?

MotoGP 2019 a Brno. Marc Marquez, una superiorità avvilente?
Giovanni Zamagni
Quanto fatto oggi in qualifica dal pilota della Honda è straordinario per controllo della moto, ferocità agonistica, capacità di rischiare. Una dimostrazione di forza devastante per il morale degli avversari? Ecco come la pensano Petrucci, Dovizioso e Rossi
3 agosto 2019

BRNO - L’immagine della giornata, è quella di Marc Marquez che transita all’ultima curva con le slick, piegato come se fosse asciutto, mentre piove a dirotto. “Nello stesso punto, con le stesse gomme, Miller è caduto, lui è passato con il gomito a terra” dice quasi allibito Danilo Petrucci. “Lui vuole sempre dimostrare di essere il più forte: tanto di cappello”, aggiunge Andrea Dovizioso.

Nell’impresa di oggi, c’è tutto Marquez: controllo totale della moto; coraggio; nessuna paura del rischio; intelligenza; tattica; arroganza; delirio di onnipotenza. A me ha ricordato molto quanto successo in Argentina nel 2018, quando fu costretto a una rimonta furibonda dopo una penalizzazione. Allora, come oggi, Marc andava al doppio della velocità dei suoi avversari, dimostrando una superiorità devastante.

E il secondo giro di oggi con le slick, con un totale controllo della moto, ma poca lungimiranza tattica, perché la pole ormai era sua e una caduta avrebbe potuto avere effetti devastanti sul campionato, mi ha fatto tornare alla mente quando a Termas prese a sportellate tutti quelli che trovava sulla sua traiettoria. “Effettivamente ho esagerato, non serviva spingere così forte per un altro giro: dentro al box erano contenti per la mia pole, ma anche arrabbiati per i rischi che ho preso”, ammette candidamente, come allora aveva ammesso di avere un po’ esagerato.

Avvilente per gli avversari?

Ma come vivono la sua superiorità gli avversari? “L’ho seguito per un attimo: lui era già al terzo giro, quindi “caldo”, io solo al primo. Ma è l’unica scusa a mio favore: l’ho perso subito e appena ho spinto un po’ di più quasi cado all’ultima curva, esattamente dove è volato via Miller. Quello che fa non è avvilente, ma preoccupante, perché sai che lui va fortissimo in qualsiasi condizione: è sempre lì, non fa mai ottavo… Quando sei in gara, però, la voglia di batterlo ti dà più coraggio e ogni pilota della MotoGP pensa di essere il più forte. Se no non saremmo qui”, risponde Danilo Petrucci.

Andrea Dovizioso, uno che l’ha battuto spesso all’ultima curva, non è più di tanto impressionato: “Queste situazioni per lui sono una sfida, ha questa attitudine, l’ha sempre avuta: ha questo fuoco dentro che vuole dimostrare di essere il più forte e situazioni così sono occasioni per dimostrarlo. Quello che ha fatto oggi dimostra che è particolarmente forte, lui sa di avere queste caratteristiche e di potere azzardare prima degli altri le gomme slick. Sicuramente quello che fa è impressionante, perché gestire le slick in una situazione così con una MotoGP è davvero complicato, perché non senti il limite. Ma a me, sinceramente, queste cose fanno meno effetto che ad altri”, spiega Andrea.

Anche Valentino Rossi, in qualche modo, minimizza: “Sicuramente sta andando molto forte, ha la moto in “mano”, è in grande forma. Ma ognuno deve pensare a se stesso, non a queste cose”, taglia corto Valentino.

Tutti contro Marquez

E’ chiaro, però, che la sua superiorità e la sua arroganza agonistica danno fastidio e quanto successo con Alex Rins, dopo quello che era accaduto ieri con Maverick Vinales, conferma che i rivali ormai vedono come fumo negli occhi la continua superiorità di Marquez. “Non ha rispetto per nessuno, lui prova sempre ad entrarti nella testa”, ha tuonato velenoso Rins, dopo lo scambio di cortesie in pista e nella corsia dei box.

Marc è stato duro nella sua replica in pista, ma lo è stato anche Alex stringendolo contro un altro pilota nella corsia dei box: la sensazione è che ne vedremo sempre più spesso di questi episodi tra Marquez e tutti gli altri piloti. La sfida diventa sempre più difficile, ma tutto questo carica ancora di più Marquez, non lo avvilisce di certo. Batterlo è davvero complicato.

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