MotoGP 2019. I temi alla vigilia del GP di Francia

MotoGP 2019. I temi alla vigilia del GP di Francia
Giovanni Zamagni
Le Mans, pista tanto famosa per le gare automobilistiche, quanto anonima (secondo me) nella versione MotoGP. Un tracciato “stop and go”, non particolarmente selettivo
16 maggio 2019

Le Mans, pista tanto famosa per le gare automobilistiche, quanto anonima (secondo me) nella versione MotoGP. Un tracciato “stop and go”, non particolarmente selettivo: come al solito, l’ingegner Giulio Bernardelle ne svela le peculiarità nella rubrica “I segreti della pista”. Si va a Le Mans per il 20° anno consecutivo con parecchi temi da prendere in considerazione. Eccoli.

 

MÁRQUEZ: SE VINCESSE ANCORA…

Per il bene del campionato, i suoi rivali dovranno fare di tutto per fermare Márquez: dovesse vincere anche a Le Mans, sarebbe un duro colpo a una classifica solo apparentemente equilibrata. E’ il tema principale del GP di Francia: impedire che il pilota della Honda trionfi ancora.

 

DUCATI: C’E’ DA FATICARE

Nel 2018, Andrea Dovizioso cadde mentre era al comando e quando sembrava avere un certo margine tecnico da amministrare, ma secondo l’ingegner Bernardelle quest’anno lui e la Ducati faranno fatica a ripetere certe prestazioni. A Jerez si è visto come la GP19 sia competitiva, ma con ancora alcuni limiti importanti: Le Mans dovrà svelare a che livello è la moto di Borgo Panigale.

 

LORENZO: ALTRA PISTA FAVOREVOLE

Come dice Michele Pirro, il collaudatore della Ducati che conosce molto bene Lorenzo, Jorge è l’unico pilota al mondo capace di vincere la domenica successiva a un ventesimo posto (ipotetico, tanto per dire che ha fatto male) e a tante gare disastrose. Anche quella francese è una pista gradita allo spagnolo: è il pilota che ha vinto più volte a Le Mans (6, una in 250, 5 in MotoGP), ma nelle ultime due stagioni con la Ducati ha sempre faticato. E’ ovvio che la competitività del campione della Honda sia uno dei temi (ricorrenti) del GP.

 

VIÑALES PER LA CONFERMA, ROSSI PER IL RISCATTO

In Casa Yamaha il GP di Francia è un appuntamento importante: da una parte, Maverick Viñales deve dimostrare di essere anche costante, oltre che veloce («il podio di Jerez è stato una bella iniezione di fiducia»), dall’altra, Valentino Rossi e la sua squadra devono lavorare meglio in prova. In gara Valentino è sempre più o meno veloce, ma non si può sempre rimontare dalle retrovie. La pista sembra favorevole alla M1: bisogna sfruttare al meglio l’occasione.

 

QUARTARARO: CHE PRESSIONE

Dopo essere diventato il più giovane pilota a conquistare la pole in MotoGP, dopo essere stato grande protagonista a Jerez, al di là del risultato finale, Fabio Quartararo avrà in Francia tutto il sostegno dei tifosi, ma anche tanta, tanta pressione. Con Johann Zarco disperso nelle retrovie, tutta l’attenzione francese sarà per Quartararo, che dovrà superare anche questo esame: in Spagna ha dimostrato di saper gestire perfettamente la novità di partire per la prima volta dalla pole, ma a Le Mans sarà ancora più complicato. Superare anche questa prova significherebbe fare un ulteriore passo verso i grandi della categoria.

 

SUZUKI: NON C’E’ DUE SENZA TRE

Dopo due podi consecutivi - un primo e un secondo posto - Alex Rins è pronto a ripetersi anche in Francia: la Suzuki dovrebbe essere competitiva anche su questo tracciato. Rins deve migliorare in prova («non so quale sia il problema in qualifica, se mio o della moto» ha detto a Jerez), ma ha ormai dimostrato di essere un pilota di altissimo livello.Se dovesse arrivare il terzo podio consecutivo, per i rivali sarebbe un bel problema.

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