MotoGP 2020. Joan Mir: “Qui non ti puoi rilassare, ma sono sereno”

MotoGP 2020. Joan Mir: “Qui non ti puoi rilassare, ma sono sereno”
Giovanni Zamagni
Nonostante potrebbe essere un GP decisivo per il titolo, nonostante la caduta nelle FP2 e una posizione non buona, Joan mantiene una calma invidiabile: “Sono efficace con le gomme usate, credo ci sia tutta la possibilità di entrare in Q2. Morbidelli il più veloce nel passo, ma noi siamo lì”
13 novembre 2020

E’ caduto, è momentaneamente fuori dai dieci che accedono direttamente in Q2, ma Joan -mir mantiene una calma invidiabile.
“E’ stata una buona giornata, soprattutto per quanto riguarda il feeling con la moto. Purtroppo sono caduto nelle FP2 provando la dura anteriore e con la seconda moto non avevo le stesse sensazioni, non è stato possibile migliorare il mio tempo con una gomma usata all’anteriore e una media al posteriore. Ma non siamo messi male”.

Come fai a essere così rilassato?
“Non sono rilassato, qui non puoi mai rilassarti! Ma il mio passo con le gomme medie è molto buono, per questo sono tranquillo. Per la verità, anche con la dura anteriore non sono andato male, quindi per il momento sono soddisfatto. In uno scenario normale, domani nelle FP3 dovremmo migliorare il tempo. Morbidelli è stato molto veloce nelle FP1, nel pomeriggio è stato simile a me come passo, ha fatto un grande lavoro, ma noi non siamo lontani. Dobbiamo continuare a lavorare, credo ci sia la possibilità di andare in Q2”.

Sembra che le Ducati abbiano fatto un buon passo in avanti: potrebbero rappresentare un problema?
“Sicuramente se le Ducati saranno davanti saranno un problema, perché sono così veloci in rettilineo che diventa complicato superarli. Oggi sono andati bene, ma se si sguardo il passo, sembra solo che Dovizioso abbia un buon ritmo, mentre gli altri sono più incostanti, sono stati veloci solo per un giro”.

Sei migliorato rispetto a settimana scorsa?
“Sì, perché abbiamo potuto lavorare sull’asciutto. Sono stato più veloce, ma tutti hanno fatto un passo in avanti”.

I tuoi rivali sembrano un po’ in difficoltà; ci guardi, o pensi solo a fare una buona gara domenica?
“E’ solo venerdì, penso che tutti hanno il potenziale di migliorare domani. Anche noi abbiamo l’opportunità sia nelle FP3 sia e soprattutto nelle FP4 per migliorar il nostro passo. Al momento penso solo a me, a fare la mia gara, sono focalizzato su di me e sulla mia moto”.

Cosa significherebbe conquistare il titolo, come stai vivendo questa situazione?
“Sarebbe importantissimo per me, per la Suzuki, per la squadra, sono tanti anni che manca questo titolo: Suzuki ha conquistato l’ultimo nel 2000, tantissimo tempo fa. Non so se vincerò il campionato, ma stiamo facendo molto bene: al di là del titolo, siamo soddisfatti di quello che abbiamo fatto fino a adesso”.

Ti fa effetto essere accostato in qualche modo a Schwantz?
“Uff, mamma mia, lui rappresenta tanto per Suzuki e per il motociclismo… Mi piacerebbe prima o poi andare a cena con lui, parlare un po’, sicuramente gli chiederei della 500. Lui sulla mia moto? Sarebbe fantastico, ma credo toglierebbe un po’ di elettronica”.