MotoGP 2019, GP di Misano. Valentino Rossi: "Stimolati da Quartararo"

MotoGP 2019, GP di Misano. Valentino Rossi: "Stimolati da Quartararo"
Giovanni Zamagni
E’ stata una vigilia positiva (per i test) ed emozionante (per il tragitto con la M1 da Tavullia al circuito): Valentino è piuttosto carico. “E’ un buon periodo per i piloti Yamaha: Fabio fa cose incredibile nei test, noi dobbiamo andargli dietro”. Sulla gara: “M1 da battere? Speriamo!”
12 settembre 2019

MISANO ADRIATICO - L’anti vigilia è stata positiva: i test effettuati qui sono andati meglio del previsto. La vigilia è stata eccitante: andare con la M1 da Tavullia al circuito di Misano è stato la realizzazione di un sogno, una di quelle cose che può fare solo lui, abitanti così vicino alla pista. Insomma, per il momento è andato tutto bene. Adesso, per Valentino Rossi arriva il difficile.

“Questo GP è sempre bello: la sensazione è molto simile, ma non ti abitui mai. E’ dura, un fine settimana difficile, ti succhia tutte le energie, ma è sempre una bella sensazione. Bisogna gestire più problematiche rispetto al normale e comunque devi arrivare alla concentrazione, tra un autografo, una foto e una spinta e l’altra… Però è bello. Siamo in un momento abbastanza positivo, nelle ultime gare siamo stati più o meno competitivi, ma vorremo fare meglio, salire sul podio”.

I test sono andati piuttosto bene?
“Sì. Abbiamo provato per la seconda volta il motore 2020, abbiamo fatto dei chilometri, abbiamo visto cosa va bene e cosa migliorare. Rispetto agli ultimi anni siamo già in vantaggio, provando delle cose sostanziose e interessanti. Avevo girato qui con il nuovo trattamento dell’asfalto e non mi ero trovato tanto bene, ma nei test MotoGP mi sono trovato bene. La pista è più lenta rispetto al passato, si è perso un po’ di grip, ma ci siamo trovati abbastanza bene. Speriamo sia così anche da domani”.

Chi ti sta vicino, dice che sei molto carico, molto di più di quanto lo fossi al Mugello.
“Arriviamo in un momento più positivo, anche a Silverstone sono stato abbastanza bene, anche se il risultato è stato deludente perché speravo di lottare per il podio. Siamo pronti. E’ sempre dura, perché sono in tanti ad andare forte”.

Secondo i vostri avversari, qui è la Yamaha la moto da battere.
“Speriamo, magari fosse così! Sarebbe bello. Nei test siamo andati tutti forti: Quartararo fa delle cose incredibile e tutti cerchiamo di dare il massimo per stargli vicino, io, Morbidelli, Vinales. Quindi i piloti sono in forma e la moto sta crescendo. Però sono veloci anche gli altri”.

Qual è il sogno?
“Andare forte domenica, essere competitivi. I sogni e le speranze sono sempre quelle. Domenica ci sarà un sacco di gente, bisogna essere forti e cercare di fare una bella gara, non solo per me, la squadra e la Yamaha, ma anche per tutti i tifosi”.

Ma quel tragitto da Tavullia a Misano con la M1, ti ha fatto venire in mente quando eri ragazzino con lo scooter, che emozione ti ha dato?
“E’ stato bello, perché la strada che passa dentro a Tavullia è una strada molto bella, c’è la curva “Chirichi”, i curvino in discesa, tutta la parte che arriva alla VR. Bello, è un po’ il “Tourist Trophy di noi altri”. E’ stato bello farlo con la M1, mi sono rivisto, sì. Non è propio la misura per la M1, ma è stato divertente e mi è venuto in mente quando avevo 16 anni e la facevo con lo Zip o con l’Aprilia 50. Ho fatto anche due o tre penne… C’era tanta gente, è stato emozionante”.

Ai microfoni di Sky, intervistato da Guido Meda, Valentino Rossi ha ribadito il buon lavoro di sviluppo che sta facendo Yamaha. E se la Yamaha crescerà e, se lui si assentirà ancora competitivo, Rossi potrebbe correre anche dopo il 2020.

Sulla Yamaha M1 2020 ci sono tre novità evidenti...
«Una non la vediamo, è il guscio sulla ruota davanti. Poi c'è lo scarico che addolcisce l'erogazione e il forcellone in carbonio, che migliora la trazione in curva. Tutte cose “vere”, segnali evidenti che la Yamaha si sta impegnando».
«Anche il “passo" dei test non è statro male, nonostante avessimo le gomme Evo dell'anno prossimo, più veloci di quelle di quest'anno secondo me di mezzo secondo: quindi i tempi non fanno molto testo.
C'è già una moto 2020, abbiamo fatto due test con quella, ci sono cose da migliorare ma siamo sulla buona strada e il prototipo evolverà almeno fino al prossimo febbraio.
Intanto facciamo al meglio la terza parte di stagione, poi l'anno prossimo, e poi vedremo se avrò ancora voglia di continuare o meno dopo».